Natal

“Cara amica che mi chiedi dov'è Natal, ti risponderò con le parole della guida Clovis, nonni veneti, ufficiale dell'esercito in congedo: "Il Brasile è come o' pugno e Natal è qui", dice indicando la nocca del mignolo, la sporgenza più laterale sull'Atlantico. Si chiama Natal perché è stata fondata il 25 dicembre 1599. La Regione è quella del Rio Grande do Norte; è un Brasile tranquillo, meno indiavolato di Rio o Fortaleza ma più sicuro, con un'estate (30 gradi) che dura tutto l'anno. Un'amaca fatta città, da gustare lentamente, sorseggiando una caipiriña (e dopo esserti spalmata la crema solare, protezione forte, siamo vicini all'equatore).

Cara amica che mi chiedi cosa fare a Natal, ti risponderò il primo giorno spiaggia e piscina, dal secondo in poi visitare la città (e la colonna del Campidoglio donata da Mussolini nel '28), andare a pesca di gamberi (specialità locale) e a cavallo nella fazenda, girare in dune buggy nel parco delle dune (forse la gita più bella) e lanciarti nel fiume con l'imbragatura, passare una giornata a Pipa (una Taormina brasiliana) con pranzo nell'immacolata Praia do Madeiro. E poi shopping (un'amaca, un cappello, una bottiglia di cachaça, una maglietta della nazionale brasiliana, un'acquamarina) ed è tempo di tornare. Con un po' di saudade.”

tratto da “Il Giornale di Brescia”
articolo di Marco Sampognaro

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